Mathoglyphs
Le strutture esagonali presenti nell’opera
di Jens W. Beyrich permettono non solo
l’applicazione di qualsiasi triplo colore, ma
anche l’assegnazione di diverse forme per
i segmenti. Questo cambiamento di concetto
si è realizzato per la prima volta sulla base di
un singolo pannello che rappresenta le “stelle”
decomposte in rombi e piccoli e grandi punti.
Come in precedenza, queste nuove strutture
rappresentano la serie completa di elementi
differenti.
Mentre i rombi sono posizionati
simmetricamente in relazione al centro del
pannello, i punti piccoli e grandi sono invertiti.
L’applicazione della ipersimmetria può essere
ampliata usando un secondo panello con colori
invertiti.
La reciprocità fra i pannelli permette qualsiasi
posizionamento: orizzontale, verticale, o anche
invertito.
Gli osservatori hanno associato quest’opera
a scritti “segreti” come il Codice Da Vinci,
cercando di decifrare i simboli enigmatici,
incuriositi e spinti dall’impulso di trovare
elementi figurativi nell’ampia e variegata serie
di simmetrie.