Mathoglyphs

Le strutture esagonali presenti nell’opera di Jens W. Beyrich permettono non solo l’applicazione di qualsiasi triplo colore, ma anche l’assegnazione di diverse forme per i segmenti. Questo cambiamento di concetto si è realizzato per la prima volta sulla base di un singolo pannello che rappresenta le “stelle” decomposte in rombi e piccoli e grandi punti. Come in precedenza, queste nuove strutture rappresentano la serie completa di elementi differenti.
Mentre i rombi sono posizionati simmetricamente in relazione al centro del pannello, i punti piccoli e grandi sono invertiti. L’applicazione della ipersimmetria può essere ampliata usando un secondo panello con colori invertiti.
La reciprocità fra i pannelli permette qualsiasi posizionamento: orizzontale, verticale, o anche invertito.
Gli osservatori hanno associato quest’opera a scritti “segreti” come il Codice Da Vinci, cercando di decifrare i simboli enigmatici, incuriositi e spinti dall’impulso di trovare elementi figurativi nell’ampia e variegata serie di simmetrie.



Mathoglyphs, 2013
pannelli di alluminio anodizzato, mosaico, taglio laser, 97 × 197 cm
Interessato?
Mathoglyphs, 2013
pannelli di alluminio anodizzato, mosaico, taglio laser, 97 × 197 cm
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