La sfera a stelle
L’icona
Il significato allegorico originale delle stelle
sulle bandiere, come per esempio quelle
che si trovano sulla bandiera americana o più
tardi sulla bandiera dell’Unione Europea, si
riassume nel motto “unità nella diversità”.
Per questo motivo, stelle monocrome e di
uguale misura, con una struttura omomorfa
a cinque punte erano utilizzate in modo che
la punta in alto delle stelle rappresentasse la
testa, le due di mezzo le braccia, e le due in
basso i piedi, seguendo il famoso disegno di
Leonardo da Vinci dell’Uomo vitruviano che era
posizionato simultaneamente in un cerchio e in
un quadrato.
L’intera serie di sessanta stelle diverse, però
a sei punte e con tre colori, similmente alla
precedente scultura poliedrica, può anche
essere distribuita sulla superficie di una sfera.
Esiste solo una continua griglia regolare
che integra tutte le stelle. La disposizione
individuale dei colori di ogni singola stella,
sempre diversa, contrasta piacevolmente con
l’aspetto regolare della griglia.
Inoltre, ogni singola stella è parte integrante
di una rete strutturale, comunica con le stelle
adiacenti, toccando con cinque delle sue
punte le vicine, e lasciando solo una punta
disconnessa. Applicando la serie di simmetrie
selezionate, inclusa una regola di reciprocità,
l’orientamento delle stelle su una semisfera
è dipendente dalla semisfera opposta, ed è
svincolata dall’impostazione dell’equatore.
I temi fondamentali sono rappresentati dalla
trama regolare intorno alla sfera, come simbolo
di rete globale e dalla serie completa di stelle
che, toccandosi fra loro, diventano emblema di
comunicazione e di integrazione fra gli individui,
senza differenziazioni culturali e rappresentano
lo spirito guida del mondo contemporaneo.
La Star Sphere ha una riconoscibilità facile
ed immediata e non ha predecessori.
Probabilmente può tramutarsi in un’icona
futura, come le sculture di Robert Indiana
“Love” e “Hope” negli anni sessanta.