La sfera a stelle

L’icona

Il significato allegorico originale delle stelle sulle bandiere, come per esempio quelle che si trovano sulla bandiera americana o più tardi sulla bandiera dell’Unione Europea, si riassume nel motto “unità nella diversità”. Per questo motivo, stelle monocrome e di uguale misura, con una struttura omomorfa a cinque punte erano utilizzate in modo che la punta in alto delle stelle rappresentasse la testa, le due di mezzo le braccia, e le due in basso i piedi, seguendo il famoso disegno di Leonardo da Vinci dell’Uomo vitruviano che era posizionato simultaneamente in un cerchio e in un quadrato.
L’intera serie di sessanta stelle diverse, però a sei punte e con tre colori, similmente alla precedente scultura poliedrica, può anche essere distribuita sulla superficie di una sfera. Esiste solo una continua griglia regolare che integra tutte le stelle. La disposizione individuale dei colori di ogni singola stella, sempre diversa, contrasta piacevolmente con l’aspetto regolare della griglia. Inoltre, ogni singola stella è parte integrante di una rete strutturale, comunica con le stelle adiacenti, toccando con cinque delle sue punte le vicine, e lasciando solo una punta disconnessa. Applicando la serie di simmetrie selezionate, inclusa una regola di reciprocità, l’orientamento delle stelle su una semisfera è dipendente dalla semisfera opposta, ed è svincolata dall’impostazione dell’equatore. I temi fondamentali sono rappresentati dalla trama regolare intorno alla sfera, come simbolo di rete globale e dalla serie completa di stelle che, toccandosi fra loro, diventano emblema di comunicazione e di integrazione fra gli individui, senza differenziazioni culturali e rappresentano lo spirito guida del mondo contemporaneo. La Star Sphere ha una riconoscibilità facile ed immediata e non ha predecessori. Probabilmente può tramutarsi in un’icona futura, come le sculture di Robert Indiana “Love” e “Hope” negli anni sessanta.



Star Sphere (blu), 2013
alluminio anodizzato, intarsi sferici, diam. 58 cm

La sfera a stelle

Un approccio numerico

Le combinazioni che si possono generare con una serie di 60 stelle diverse e dissimmetriche, come descritto precedentemente, sono determinate da una breve formula matematica, 59! × 6⁶⁰ che conduce all’incredibile numero di 6.8 × 10¹²⁶, un 6 seguito da 8 e oltre 125 zeri. Per comparazione, il numero degli atomi nell’universo è stimato intorno a 10⁶⁰ e pertanto questa cifra ha 46 zeri in meno. Applicando le specifiche regole di simmetria che le stelle dovrebbero rispettare, il numero delle soluzioni diminuisce con stupefacente rapidità. Separando la serie di 60 stelle in 20 gruppi stabiliti di tre, determinati da qualche regola intrinseca di simmetria fra loro stesse, questo non solo genera una certa armonia ottica ma riduce il numero di possibili soluzioni a 19! × 3¹⁹ = 1.4 × 10²⁶.
Per paragone, nel numero di Avogadro, il numero di atomi in un grammo di idrogeno è di 6.022 × 10²³.
La legge di reciprocità relativa al suo equatore riduce ulteriormente il numero di soluzioni a 9! x 6 9 = 3.65 × 10¹², tre virgola sei mila miliardi. Come requisito finale, tutte le stelle devono “comunicare” fra loro, toccando la rispettiva punta della stella vicina solo se il colore è diverso (non si possono toccare punte che hanno lo stesso colore), in questo caso, il numero di soluzioni possibili scende drasticamente e si stima che sia intorno alle migliaia. Sembra più probabile trovare un pianeta abitato nell’universo, piuttosto che trovare per caso una soluzione per la collocazione delle stelle sulla sfera, se si vogliono rispettare tutte le regole selezionate simultaneamente…



Star Sphere (bronzo), 2013
alluminio anodizzato, intarsi sferici, diam. 58 cm
Interessato?

La sfera a stelle

Ingegneria squisita

In tutte le culture e in tutte le epoche storiche gli artisti, gli scienziati e gli artigiani sono stati attratti dal design, dal disegno e dalla produzione di perfetti corpi geometrici, come i poliedri o le sfere. Basti pensare alle antiche sfere di pietra della Costa Rica, create molto probabilmente duemila anni fa, oppure ai disegni di Leonardo da Vinci raffiguranti dei perfetti solidi simmetrici che testimoniano l’interesse nel Rinascimento verso corpi e strutture geometriche (De Divina Proportione di Luca Pacioli), fino agli ultimi capolavori di M.C. Escher.
Soltanto recentemente, grazie alle fresatrici ad alta precisione, programmabili con speciali software, si è riusciti a tagliare i componenti necessari per la produzione della Star Sphere. Venti pezzi triangolari sferici, con incisioni sferiche sono assemblati con una tolleranza di un centesimo di millimetro. Gli intarsi delle stelle, così come le parti della sfera, vengono anodizzati per assicurare un colore vivace a lunga durata. Ogni singolo rombo facente parte della sfera evidenzia una curvatura sferica per inserirsi precisamente nelle cavità della sfera.



Star Sphere (nera), 2013
alluminio anodizzato, intarsi sferici, lacca, diam. 58 cm
Interessato?

La sfera a stelle

Il progetto

Le ricerche e costruzione di un elemento prototipo per l’ambizioso progetto di una Star Sphere con un diametro di 2,60 m sono state fatte. Chi reclama di essere il primo proprietario?



Star Sphere, 2015-2016
progetto per una scultura all’aperto, alluminio anodizzato
Interessato?